Ecco Albe cosa si prova quando uno supera se stesso.Grazie Giuseppe per l'emozione che mi hai trasmesso negli ultimi metri della tua corsa..una spontanea ,genuina umanità,una gioia sincera,un sentimento vero...complimenti..
Lasciamo stare i tempi che fanno quelli forti...Non credo che commentando il mio intervento così, tu stia facendo un complimento a Beppe.Cerchi sempre di dare una spiegazione tecnica ad ogni cosa,ma non è così che funziona.Conosco tanta gente che si allena tanto,bene ed è "forte" come intendi tu ma pochissimi che realizzano le prestazioni che valgono e ancora meno che riescono a fare qualcosa di più e quindi a "superarsi"come intendo io.Per me Giuseppe a Firenze Ha fatto questo.Se anche ci fosse partito per fare quel tempo,questo non vuol dire che ci sarebbe comunque riuscito senza tirare fuori gli "attributi".E si perché per fare certe cose non basta correre e guardare l'orologio...,qui bisogna dire DAI!!! quando tutto dice BASTA.Se di impresa si tratta è soprattutto perché Beppe ci ha messo del suo e non perché è uno forte a prescindere o qualche test fatto qualche giorno prima, forse,indicava che in teoria poteva correre la maratona in quel modo.Io ho avuto la fortuna di emozionarmi come Giuseppe e non succede quando una cosa te l'aspetti:forse ci speri,forse la sogni ma di sicuro c'è solo che solo per provarci dovrai mettercela proprio tutta anzi di più.Quando ci riesci il risultato è quello:dieci metri di apoteosi che ti segnano per sempre...e da li non importerà più quali siano i numeri che segna il tabellone all'arrivo,ma quello che senti mentre lo oltrepassi...
ANONIMO: E' chiaro che definire uno forte è relativo ..certo che se lo paragoni a un qualsiasi professionista non è nessuno, ma visto che è uno che non lo fà di mestiere per mè è forte anche lui, come per esempio può essere forte uno che corre da poco e ci mette meno di 3 ore.. Se lui poche settimane prima ha corso una mezza in condizioni climatiche pessime in 1.12, secondo mè valeva quel tempo, c'è partito e l'ha fatto ..tutto quà. Ma se fosse partito per fare 2h20' o 2h25', pensi che ci sarebbe riuscito? Anche tirando fuori gli attributi come lui sa fare e io lo so che lui non molla perchè l'anno scorso fui io ad accompagnarlo nella parte finale della maratona e non era messo bene come quest'anno, parliamo sempre di più di 42km e non di 5 o 10 dove se parti troppo forte bene o male puoi anche finirla la gara.. Io penso che in certe gare puoi anche provarci e magari riuscire a fare meglio di quello che pensi ..in maratona no!
Grazie della lezione sulla relatività,ma non c'era bisogno..Ma dimmi: se è tutto normale,perché la chiami impresa??Comunque il mio pensiero a torto o ragione voleva solo distaccarsi dalla banale squallidità dei numeri e delle previsioni, per dare maggior risalto al lato umano della vicenda,a quelle cose che ci sono ma non si vedono,componenti astratte... ma non utopie.Non sono d'accordo con te.Io sono convinto che in tutte le gare ci puoi provare e riuscire a fare meglio di quello che pensi...anche nella 100km.ciaociao...
ANONIMO: Non ho la presunzione di insegnare niente a nessuno, anzi ho molto da imparare sia nella corsa come nella vita, ma se tu inizi il discorso con "Lasciamo stare i tempi che fanno quelli forti..", bisogna che io ti spieghi cosa intendo quando dico che secondo me Beppe è forte. Un'impresa per me è portare a termine un progetto ambizioso, ma non per questo impossibile, che si ha in mente ..e Beppe l'ha fatto. Rispetto il tuo pensiero ma non per forza dobbiamo essere daccordo su tutto il resto.. ciao e a presto
Ecco Albe cosa si prova quando uno supera se stesso.Grazie Giuseppe per l'emozione che mi hai trasmesso negli ultimi metri della tua corsa..una spontanea ,genuina umanità,una gioia sincera,un sentimento vero...complimenti..
RispondiEliminacomplimenti giuseppe....bel cavallo. valerio
RispondiEliminaANONIMO: Mah, non penso che Beppe abbia superato se stesso ..penso che si è allenato tanto, bene ed è forte ..e quelli forti fanno questi tempi!
RispondiEliminaHo deciso di mettere il video, dopo averglielo chiesto, proprio per le emozioni che Beppe lascia trasparire all'arrivo..
Lasciamo stare i tempi che fanno quelli forti...Non credo che commentando il mio intervento così, tu stia facendo un complimento a Beppe.Cerchi sempre di dare una spiegazione tecnica ad ogni cosa,ma non è così che funziona.Conosco tanta gente che si allena tanto,bene ed è "forte" come intendi tu ma pochissimi che realizzano le prestazioni che valgono e ancora meno che riescono a fare qualcosa di più e quindi a "superarsi"come intendo io.Per me Giuseppe a Firenze Ha fatto questo.Se anche ci fosse partito per fare quel tempo,questo non vuol dire che ci sarebbe comunque riuscito senza tirare fuori gli "attributi".E si perché per fare certe cose non basta correre e guardare l'orologio...,qui bisogna dire DAI!!! quando tutto dice BASTA.Se di impresa si tratta è soprattutto perché Beppe ci ha messo del suo e non perché è uno forte a prescindere o qualche test fatto qualche giorno prima, forse,indicava che in teoria poteva correre la maratona in quel modo.Io ho avuto la fortuna di emozionarmi come Giuseppe e non succede quando una cosa te l'aspetti:forse ci speri,forse la sogni ma di sicuro c'è solo che solo per provarci dovrai mettercela proprio tutta anzi di più.Quando ci riesci il risultato è quello:dieci metri di apoteosi che ti segnano per sempre...e da li non importerà più quali siano i numeri che segna il tabellone all'arrivo,ma quello che senti mentre lo oltrepassi...
RispondiEliminaANONIMO: E' chiaro che definire uno forte è relativo ..certo che se lo paragoni a un qualsiasi professionista non è nessuno, ma visto che è uno che non lo fà di mestiere per mè è forte anche lui, come per esempio può essere forte uno che corre da poco e ci mette meno di 3 ore..
RispondiEliminaSe lui poche settimane prima ha corso una mezza in condizioni climatiche pessime in 1.12, secondo mè valeva quel tempo, c'è partito e l'ha fatto ..tutto quà.
Ma se fosse partito per fare 2h20' o 2h25', pensi che ci sarebbe riuscito?
Anche tirando fuori gli attributi come lui sa fare e io lo so che lui non molla perchè l'anno scorso fui io ad accompagnarlo nella parte finale della maratona e non era messo bene come quest'anno, parliamo sempre di più di 42km e non di 5 o 10 dove se parti troppo forte bene o male puoi anche finirla la gara..
Io penso che in certe gare puoi anche provarci e magari riuscire a fare meglio di quello che pensi ..in maratona no!
Grazie della lezione sulla relatività,ma non c'era bisogno..Ma dimmi: se è tutto normale,perché la chiami impresa??Comunque il mio pensiero a torto o ragione voleva solo distaccarsi dalla banale squallidità dei numeri e delle previsioni, per dare maggior risalto al lato umano della vicenda,a quelle cose che ci sono ma non si vedono,componenti astratte... ma non utopie.Non sono d'accordo con te.Io sono convinto che in tutte le gare ci puoi provare e riuscire a fare meglio di quello che pensi...anche nella 100km.ciaociao...
RispondiEliminaANONIMO: Non ho la presunzione di insegnare niente a nessuno, anzi ho molto da imparare sia nella corsa come nella vita, ma se tu inizi il discorso con "Lasciamo stare i tempi che fanno quelli forti..", bisogna che io ti spieghi cosa intendo quando dico che secondo me Beppe è forte.
RispondiEliminaUn'impresa per me è portare a termine un progetto ambizioso, ma non per questo impossibile, che si ha in mente ..e Beppe l'ha fatto.
Rispetto il tuo pensiero ma non per forza dobbiamo essere daccordo su tutto il resto..
ciao e a presto