domenica 26 dicembre 2010

UNA VECCHIA STORIA..


..TRISTE E PURTROPPO ANCHE ATTUALE!


Vagabondando per web mi sono imbattuto in quello di Beppe Grillo.

Ho letto, ho riflettuto e quindi ho deciso di diffondere l'appello

che viene da una piccolissima isola caraibica ..Cuba.

Intervista a Aleida Guevara, figlia del "Che".

"Noi non chiediamo niente in cambio di ciò che facciamo. Abbiamo ricevuto molta solidarietà da parte del popolo italiano. Forse uno dei movimenti più forti di solidarietà con Cuba è proprio quello Italiano. Il punto è far conoscere a tutti la realtà che viviamo. Sfortunatamente l'informazione è molto carente e raggiunge la gente in modo profondamente distorto. Per questo è molto importante che si sappia che noi potremmo fare molto di più, potremmo essere ancor più solidali se ci togliessero l'embargo economico.
Il modo in cui il popolo cubano sta resistendo a un embargo brutale da oltre 48 anni è unico nella Storia dell'umanità. Si parla dell'embargo, ma non si sa come si vive a causa dell'embargo. Un semplice esempio relativo a un gruppo di bambini cubani affetti da leucemia. Attraverso un'organizzazione di solidarietà svizzera di nome "mediCuba", riesce ad ottenere la materia prima e produce i farmaci citostatici. Possiamo sintetizzarli. Tuttavia non disponiamo dei medicinali per contrastare gli effetti secondari dei citostatici. Per molto tempo abbiamo avuto bambini leucemici che vomitavano venti volte al giorno perché non potevamo somministrare loro il farmaco richiesto. Questo è solo uno degli effetti dell'embargo. Il farmaco in questione è un brevetto statunitense. L'Europa può sintetizzarlo, ogni impresa farmaceutica può produrlo in Europa, ma non ce lo può vendere. Se un'impresa ce lo vende, gli Stati Uniti impongono sanzioni: ritira il capitale americano eventualmente investito o vieta l'esportazione dei prodotti dell'azienda verso il mercato statunitense. Si tratta di una lotta impari dal momento che a Cuba siamo solo 11 milioni, mentre negli Stati Uniti vi sono 400 milioni di potenziali clienti.
Il problema è che abbiamo una forte necessità di reperire i farmaci e disponiamo del denaro per comprarli, non stiamo elemosinando niente. Stiamo chiedendo il diritto ad acquistare farmaci come qualsiasi altro Paese del mondo. Questo ci viene impedito dall'embargo per ogni risvolto della nostra economia. Immaginate se riusciamo a prestare servizi sanitari a quanti lo necessitano nonostante l'embargo, quanto potremmo fare di più senza l'embargo. La questione è semplicemente questa: un'informazione adeguata alle persone nel mondo perché portino la loro solidarietà a Cuba e esercitino pressione sul governo statunitense affinché sia eliminato questo embargo criminale."

L'embargo dura dal 1962 e impedisce di fatto il commercio di Cuba con tutti i Paesi che hanno relazioni con gli USA.
"El bloqueo" è stato condannato dall'ONU lo scorso ottobre 2010, che ne ha chiesto la revoca con 187 voti favorevoli e 2 contrari (Israele e Stati Uniti).


N.B.

Non vorrei con questo alimentare stupite ed antipatiche diatribe politiche e so benissimo che anche in altre parti del mondo ci sono persone e bambini in grossa difficoltà.

Mi dispiace solo che basterebbe tanto poco per eviatre che alcuni di loro soffrissero così tanto.

Basterebbe che Obama,

che è stato insignito del Premio Nobel per la Pace nel 2009,

revochi l'embargo.

Sarebbe proprio un bel gesto.

6 commenti:

  1. sfondi una porta aperta, caro mio, altro che lo spirito natalizio fatto di niente.....

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  2. Sono sicuro che anche Fidel potrebbe fare qualcosa.....

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  3. YOGI: Il Natale lasciamolo ai più piccoli ..se possono permettersi di viverlo sereni.. per il resto mi sono già espresso.

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  4. LUCA: Sono i piccoli malati di leucemia, che con questà storia non centrano proprio niente, a soffrire..
    Non stò a guardare perchè e per come si è arrivati a tanto.
    Vorrei solo che non soffrissero più.

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  5. Io credo che se la coscienza popolare,soprattutto quella statunitense,fosse smossa da tanti altri che,come te Albe,scrivono quello che pensano ...forse non solo i bambini cubani ma anche quelli afghani,anche quelli palestinesi,anche quelli africani...tutti potrebbero avere una vita o,ahimè ,una morte più dignitosa e con meno sofferenze. Halbe la salute siempre !!

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