Ho bisogno di un test in gara per capire bene a che punto
siamo e se quello che sto facendo porta i suoi frutti o meno.
L’obiettivo è la mezza di Verona del 16/2 e per questa mi
sto preparando da qualche settimana con tanti chilometri lenti e qualche prova
veloce a buon ritmo senza tralasciare salite e collinari senza i quali non alzo
i piedi in gara.
La Gennaiola, sempre molto partecipata, è l’occasione che
cercavo per testare la condizione e così al termine di una settimana di scarico
con km quasi dimezzati ma buoni ritmi nelle prove veloci mi presento al via sotto
la basilica di Santa Maria degli Angeli con la splendida Assisi che ci osserva
da lassù in cima al colle.
Ritrovo qualche amico ma inevitabilmente, vista la lunga
assenza dalle gare umbre, molti sono i giovani che non conosco e mi sorprendo
non poco dopo la partenza vedere tanti volti sconosciuti scattare davanti ad Andrea
che ha vinto le ultime due edizioni di questa gara e nel riscaldamento mi aveva
detto di stare davvero bene in questo periodo.
Al via scarto la sempreverde e forte Francesca Dottori e
prendo subito il mio passo deciso ma non troppo sapendo che il percorso sarà
insidioso e prevede anche lunghi tratti di sterrato e cmq almeno all’inizio si
tende a salire verso Assisi e così vengo sfilato e vedo subito allontanarsi
molti volti nuovi assieme al duo di testa composto da Andrea e un ragazzo di Senigallia
che se la cava benino e di cui conosco il forte fratello Mirco.
Svolta a sinistra e poi a destra per scendere in un sotto
passo alla cui uscita dopo un po' trovo il primo km di gara…3.40 dice il crono
e diversi dei fuggitivi dei primi metri già li vedo rallentare vistosamente.
Tengo il passo dosando lo sforzo e al km 2 dopo aver ripreso
diversi ragazzi leggo 3.35 bene le sensazioni sono davvero buone la gamba gira
bene e mi sento leggero in corsa, così, preso lo stradone che in leggero
falsopiano a salire porta verso Assisi, spingo volentieri sull'acceleratore per
mettermi a cavallo dei 3.25/km nei
successivi 3 km e superando gruppetti e singoli sparsi arrivo così a ridosso del 3
assoluto che supero subito dopo la svolta a sinistra che ci fa abbandonare il lunghissimo rettilineo...17.31 segna il crono quando schiaccio al cartello del km5.
Correndo ora ai piedi della collina il giovane ragazzo non
demorde e mi si incolla dietro così decido di rifiatare un po' e di cedergli il passo
per gestire un po' la gara ancora lunga a finire.
Il suo ritmo, cosi come prima del mio arrivo, non è particolarmente
spinto e subito dopo anche il quinto si accoda a noi mentre degli altri dietro, alla svolta intorno al km 6 che ci porta a correre nei campi, se ne vede solamente uno un pò staccato, mentre la coppia di testa è ancora a vista ma lontani nelle
stradine a salire nel verde.
Dai campi dopo una salitella si svolta ancora e si ridiscende su uno sterrato con
più o meno ampie curve e qualche enorme pozza d’acqua da evitare salendo nei greppi ai lati ed è davvero bello
correre tra questi ulivi ma il ritmo credo ne abbia subito un po' anche perché
noi tre ci marchiamo stretti …Nessuno
molla e nessuno scappa fino alla fine dello sterrato nei pressi del km10 (mi
pare).
Il ritorno sul duro asfalto e l’aria d’arrivo con il
cupolone bene in vista scuote i giovani ragazzi che ricominciano a spingere
abbastanza forte e complice la salitella del cavalcavia a circa 1 o 2 km dall'arrivo
il gruppetto si sfalda e sono proprio io a subire di più e a chiudere il trio ☹!
Ho pagato abbastanza per riprendere prima e per restare attaccato a questi 2 giovanotti poi,
così decido di non forzare oltremodo e gestisco le poche forze rimaste cercando
di continuare a correre bene in spinta gestendo il buon vantaggio su chi
insegue senza cercare quella volata che in altri tempi tanto mi esaltava e mai
ho disdegnato di lanciare soprattutto se valeva un podio!
Così arriviamo sotto il traguardo con uguale distacco tutti
e tre lontani 5”/6” l’un l’altro.
Vinco la categoria M50 con un crono di 47’15” …3.35/km di
media sui 13.2km corsi! Bene molto bene soprattutto per le sensazioni provate e per come mi
sentivo a fine gara e così, dopo essermi complimentato con i miei compagni di
avventura, ne ho approfittato per fare anche un buon defaticamento prima della
doccia fredda e delle premiazioni.