Non lo so cosa è stato e nemmeno l’ho
voluto sapere, non è importante...
So per certo che con la Tua intelligenza e
sensibilità se solo Tu l’avessi voluto avresti piegato il destino alla Tua
volontà, senza per questo poter essere da nessuno in alcun modo giudicato.
Quante batoste in questi cinquant’anni Ti
sei beccato, lo so che T’hanno provato ma non T’hanno mai spezzato.
Il Tuo babbo, poi la Tua mamma e la
Nocciola…che vigliacca questa storia!
Sabato sono venuto poi a salutarti, da
solo, in disparte, in un ambiente surreale dove ho ritrovato i tanti sguardi di
una volta, un pò cambiati …tutti molto provati.
Sono venuto perché la sera prima un’amico
m’ha detto cose che in cuor mio sapevo già, ma l’ho trovate lo stesso
bellissime ed inaspettate.
Quello che la gente pensa di me di solito
non mi interessa un granchè e generalmente gli do poco valore, ma ciò che Tu
pensavi di me, la Tua stima nei miei confronti (non so quanto meritata), cavolo
se conta…e se ha valore, fidati nemmeno Tu sai quanto mi ha fatto piacere.
Ho avuto la fortuna di conoscerTi e di
apprezzare la Tua intelligenza, sensibilità, non Ti ho mai trovato sopra le
righe e sei sempre stato attento a non disturbare il prossimo in nessun modo…
Andrea, mi dici come si poteva non volerTi
bene?
Ora che tante lacrime ho versato ed ho
incominciato a realizzare quel che è stato, mi piace pensare che i tuoi cari
avrai già di nuovo ritrovato e la Nocciola sia li davanti a te a scodinzolare
in attesa che un giorno anche la Pippa tu possa riabbracciare.
Ciao amico mio, spero un giorno di
ritrovarti per riabbracciarti ancora, così come accadeva di tanto in tanto pel
corso del tuo Borgo, anche se per me, quel corso, non sarà mai più come allora perché
sarà purtroppo vano cercare il Tuo bel sorriso tra i tanti volti presenti.