E' tanto che non scrivo più ma la maratona di Reggio Emilia
vale un post, lo meritano gli organizzatori i volantari e gli assistenti tutti,
sono stati semplicemente fantastici...
La gara non è andata come speravo anzi, ma ci stà e va presa
così com'è venuta senza cercare appigli o scuse varie ...Insomma questa è la
maratona prendere o lasciare!
Va rispettata ma non
temuta, va interpretata nel migliore dei modi e può non bastare, non si può mai
sapere come andrà a finire finchè non hai la medaglia al collo e secondo me
questo è quello che più di ogni altra cosa la rende speciale e diversa dalle
altre gare...e se vogliamo questo suo modo di essere così imprevedibile è
quello che più mi attira e me la fa piacere anche se non è andata come me
l'aspettavo.
Con il capitano e il campione si parte alle 4.30 alla volta
dell'Emilia e alle 7.30 in punto siamo sotto al palazzetto pronti per espletare
le procedure di ritiro pettorale pacco gara ecc ecc...una marea di gente il
palazzetto è pieno di atleti e incontro l'amico fanese Riccardo con il quale
faccio riscaldamento e mi avvio alle griglie ...Forte di un pettorale
estremamente e forse anche un pò troppo basso mi inserisco nella prima griglia
subito dietro i migliori e in attesa della partenza saluto e scambio 2 battute
con i maratoneti ...quelli veri!
Così è un piacere ritrovare in griglia a distanza di anni
Andrea che proprio a Reggio mi portò sotto le 3 ore in una gelida giornata del
2007 e conoscere dal vivo Antonio ...Vedo la Laura, la saluto e gli chiedo che
tempo vuol fare ...2.40/2.45 mi dice! è la favorita tra le donne, ex
campionessa italiana di maratona ed esperienza da vendere ...decido che sarà un
buon riferimento!
Dopo 2 o 3 cilecche della pistola si parte quando le 9 sono
appena passate ed è facile la davanti trovare subito un buon ritmo a cavallo
dei 4'/km nel girare per il centro storico di Reggio per poi ripassare a fianco
di Richi di nuovo sotto la partenza con lo speaker che lo riconosce e lo saluta
pubblicamente!
Uscendo dalla città come deciso mi ritrovo nel gruppetto
della prima donna con la macchina che segna il tempo subito davanti a separarci
da Riccardo che ha deciso che può far meglio ed ha allungato un pò...
La pedecollinare sale gradualmente con qualche strappettino
quà e là ed il ritmo ora sceso di qualche secondo lo reggo abbastanza bene e
sempre sotto controllo passo ai 10000 in 38.19 e alla mezza dopo 1h21'23''
insieme alla Laura e altri 2 ragazzi...
La seconda donna stà rientrando da dietro e la Giordano
decide quindi di cambiare passo e così la lasciamo andare perchè ci attendono
ancora i 4 km a salire fino al k28 e la maratona deve ancora iniziare.
Salgo agile lasciando spazio agli altri ragazzi fino al k28
per poi rientrare facilmente nel tratto a scendere successivo ma già avverto un
certo indurimento delle gambe e correre in discesa lo trovo difficoltoso.
Qualcosa non va ora la gara è tutta a favore ma non riesco a
correre facile e all'ingresso del parco in un tratto in discesa la gamba destra
si blocca di colpo con una pagnottella dietro alla coscia e raggiungere il palo
più vicino non è cosa semplice...ci riesco allungo e massaggio, poi riparto
prima camminando per un pò e poi corricchiando pianino ma non va e ancora sono troppi i km che mancano
alla fine ma ci provo lo stesso e deambulo tra un crampo e l'altro fino
all'arrivo finendo di soffrire dopo 2h55'...Questa è la maratona e se vogliamo nonostante
tutto è anche il bello della maratona.
Mi piace anche per questo motivo, ma è chiaro che la
differenza che c'è tra me e un maratoneta vero è la stessa che c'è tra me e
Richi che operato a Maggio al piede con conseguente lungo stop e riabilitazione successiva è tornato a correre la maratona!
...ed ha chiuso la gara in scioltezza dopo 2h42' !!!