Fondamentale! secondo me.
Qualsiasi sia il tuo obiettivo in un piano di allenamenti che ti
porta al periodo specifico, questo lavoro non può mancare.
Allenamento fisico, aerobico
ma soprattutto mentale.
Parti e sei subito in
bilico, devi essere molto concentrato per ascoltare il tuo corpo, il
tuo respiro e valutare la fatica percepita...un pelo più e salta
tutto l'allenamento ...meno e il medio diventa corsa svelta.
Per niente facile, cardio e
crono sono di poco aiuto perchè ci sono troppe variabili ad
influenzare la fatica percepita durante lo sforzo...condizioni
fisiche del momento, clima, terreno, percorso...i secondi e i bpm
queste variabili non le conoscono.
Ore 12.24, pausa pranzo del 20
luglio, temperatura sopra i 30° appena mitigata dalla vegetazione
che nasconde a tratti il grande fiume che nell' Alta valle disegna il
nostro fantastico percorso in terra battuta con i k segnati sulle
piante che solo chi frequenta spesso questo tratto di lungotevere sa dove sono e riesce a vederli.
Marco (il toscano) è in
bici, e con Diego (il campione) in corsa mi accompagnano per il primo
tratto di rodaggio fino al primo mille di lavoro...4.01.
Poi Diego rallenta perchè il
lavoro l'ha fatto il giorno prima ed oggi non era il caso di tirare ancora,
mentre Marco mi accompagna dandomi di tanto in tanto la velocità
segnata dalla bici...15...sotto 15...passo al secondo e terzo k poco
sopra 3.50 con percorso che, accompagnando il fiume a valle, tende
leggermente a scendere. Marco fora la ruota anteriore ed è fuori uso
poco dopo aver "bloccato" il traffico per consentire il mio
passaggio sulla comunale che in un punto taglia il percorso...Grazie!
Ora con la respirazione sotto controllo posso concentrarmi sulla
fatica e continuo la corsa... stesso riscontro al k5 e proseguo così
fino al k6 posto poco dopo il ponte di legno.
Vado lungo! rigiro e
schiaccio mentre rientro e ritroso ...4.08. ora a metà lavoro i km
li trovo a scalare ed il percorso tende a salire controcorrente
rispetto al fiume ed quì che devo stare molto attento a non forzare
per cercare il riscontro cronometrico perchè con la stanchezza che
tende ad aumentare ci vuole poco a far saltare l'allenamento.
Al k5 (6 del lavoro),
controllando la corsa, mi sorprende un pò il 3.58 riscontrato sul
falsopiano leggermente a salire con tanto di salita e sterzata secca
sul passaggio del ponte di legno, bene! Così continuo sempre
concentrato sulle sensazioni e un pelo timoroso visto che sono ancora
4 i km leggermente a salire da chiudere e finisco, un po stanchino ma
contento del lavoro fatto e di come l'ho interpretato, con
un'alternanza finale precisa 4.02-3.58-4.02-3.58 senza mai forzare più del dovuto,
nemmeno quando l'albero del k1 era ormai in vista. I 10 k li ho chiusi poco sotto i 40' ...meglio del previsto e l'ultimo k e poco più di
defaticamento è scivolato via ancora insieme a Diego che aveva letto il mio lavoro in
maniera impeccabile ed era ad aspettarmi nell'ultimo tratto per
altre due chiacchiere prima di salutarci e tornare al lavoro.
c'è chi il medio lo adora e chi lo detesta... o è il medio a detestare lui. ovviamente faccio parte della seconda schiera, ahah!
RispondiEliminaCiao!...Io della prima...per me è quella corsa che ti fa provare il piacere di faticare correndo
RispondiEliminaper me il piacere di faticare correndo è 1x300 a ritmo 400: na quarantina di secondi e te ne torni a casa, ahahah!
EliminaE perchè hai la velocità nel sangue...io se provo a pensare di dover fare un 300 in 40"(che non ci riuscirò mai) vado in crisi prima di partire!
EliminaSe mai trovassi la voglia di faticare correndo ti chiederò suggerimenti... grande Albe
RispondiEliminaMa la corsa è fatica...altrimenti invece di camminare si andrebbe di corsa sempre no?
EliminaGrateful for sharing this post
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