Quando penso al passato in genere mi è facile ricordare le cose belle vissute con annessi anche i più piccoli dettagli e dice che è normale che quando si vivono momenti caratterizzati da forti emozioni, questi poi si fissano in maniera quasi indelebile dentro la mente…
Raramente emozioni di tale forza in vita mia sono state legate a momenti negativi, forse perché cerco e trovo spiegazioni in ogni cosa che mi accade, o perché guardo avanti sempre e comunque e penso che c’è sempre di peggio in agguato, o… boh non lo so, ma per esempio nemmeno dell’anno del militare riesco a ritrovare brutti ricordi e anche se mi sono divertito parecchio, tutte rose e fiori non è stato..anzi!
Ma quanto è successo il giorno dopo del mio 41esimo compleanno, benché ampiamente previsto e in un certo senso alla fine anche auspicato, è stato devastante.
Lo sapevamo da tempo, ci abbiamo ragionato razionalmente e ce n’eravamo fatti una ragione ancor prima che tutto accadesse.
Ma niente! Ci sono cose e fatti che vanno al di là di tutto e in un’ attimo cancellano quasi completamente i ricordi di un, seppur breve, recente passato.
E’ stato un colpo troppo grosso e siamo entrati in uno stato confusionale tale da indurre a compiere gesti inconsueti, a consolare cercando consolazione e vivendo giornate vuote senza riuscire a capire come facesse il mondo a girarci ancora attorno dopo tutto quello che ci era successo.
E così quando ho deciso di fare un riepilogo su questo bastardo anno che se n’è finalmente andato non ricordo il lungo infortunio e come ne sono uscito ( ..ma poi ne sono uscito?!), ho uno sbiadito ricordo di qualche bella gara come la mezza di Città di Castello a Giugno, il veloce circuito di Pistrino a Settembre ecc. ecc.
Ricordo bene i giorni di angoscia per il grosso e rischioso intervento a cui si è sottoposta la mi mamma in una clinica a Roma verso la metà di Luglio, ricordo l‘interminabile giornata all’ospedale con il mi babbo per un falso allarme infarto e poi la gara a Lerchi in serata corsa in extremis più in cerca di liberazione che altro e poi, anche perché recentissimo, ricordo il fantastico personale nella Mezza di Pisa!
Ma il primo pensiero è andato a Lui, che seppur forte e temprato da una prima parte di vita vissuta al gelo di un freddo inverno, nulla ha potuto di fronte al cancro che l’ha prima finito e poi reso immortale nei nostri ricordi!
P.S...mi sono lasciato prendere un pò la mano, ma ho scritto d'istinto quello che mi passava per la mente man mano che andavo avanti nei ricordi e questo è quello che è stato il mio 2011!
le emozioni sono tali perché ci scuotono sin nel profondo, se ne arricchisce l'anima e ci spinge avanti di un passo: è bello e giusto poterle condividere....
RispondiEliminaraccontiamo solo di corsa, ma quante cose abbiamo nel profondo che ci fanno soffrire e che vorremmo raccontare solo per.....diminuire il dolore
RispondiEliminaeppure questo è parte di noi, dal momento in cui nasciamo fino alla ....
dunque qualche volta lasciati pure prendere la mano, perchè chi sensibilità avrà una parola sempre di ritornerà
E' quando ti lasci prendere la mano che scrivi le cose più vere, i ricordi.
RispondiEliminaFallo più spesso ;)
La mano trasmette il pensiero del cuore,quello che non mente mai.
RispondiEliminaCiao Albe
Va detto quello che senti dentro...
RispondiEliminaNon ce niente di più vero che lasciarsi prendere la mano, un abbraccio e guarda avanti, sempre.
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